Caro diario,
L'estate mi sempre evoca la voglia di fare la valigia e di andarmene da qualche parte lontana da tutto e da tutti. Forse perché ho la costante voglia di scappare, di esplorare mondi diversi dal mio. A volte i sogni restano soltanto i desideri da realizzare prima o poi, o forse mai. A dire il vero, è da tanto che non mi sono mossa da Trento, e sento, ogni tanto, la nostalgia di vecchi tempi quando si viaggiava di più. Almeno riesco a viaggiare con la mente, attraverso i ricordi, di quelli che non sbiadiscono mai, e oggi ho deciso di portarvi a Istanbul.. Non so se vi ci potrò portare con la "mia" macchina, ma partiamo lo stesso.
Era l'estate 2008 quando andai a Istanbul, a trovare la mia amica turca Simge, che in precedenza era venuta a trovarmi in Serbia. La conobbi durante i mesi che vissi in Ungheria, dove ero, come lei d'altronde, in Erasmus. Legammo subito, soprattutto perché avevamo molte cose in comune. Eravamo entrambe figlie uniche e festeggiavamo il compleanno lo stesso giorno: il 4 dicembre. Infatti, anche oggi lei è per me la sorellina turca. Ma torniamo al viaggio.
L'estate mi sempre evoca la voglia di fare la valigia e di andarmene da qualche parte lontana da tutto e da tutti. Forse perché ho la costante voglia di scappare, di esplorare mondi diversi dal mio. A volte i sogni restano soltanto i desideri da realizzare prima o poi, o forse mai. A dire il vero, è da tanto che non mi sono mossa da Trento, e sento, ogni tanto, la nostalgia di vecchi tempi quando si viaggiava di più. Almeno riesco a viaggiare con la mente, attraverso i ricordi, di quelli che non sbiadiscono mai, e oggi ho deciso di portarvi a Istanbul.. Non so se vi ci potrò portare con la "mia" macchina, ma partiamo lo stesso.
Non sapevo vi fosse la macchina col mio nome, me la segnala il caro Pier.. |
All'epoca ero a Belgrado, ed era naturale che volassi a Istanbul da lì. Era l'11 agosto 2008. A raggiungermi ci sarebbero state Petra e Veronica, due ragazze ungheresi che studiavano con noi. Ci rimasi per dieci giorni davvero belli che ricordo con tanto affetto. E, ora, riguardando le foto, vengo assalita dalle stesse emozioni. Ricordo il vento che giocava con i miei capelli su traghetto che ci portava dalla parte europea a quella asiatica della città, il sapore del succo di arancia che prendevo durante il viaggio, e soprattutto il calore che fece in quei giorni. Un bacio rubato ad una festa, od erano di più? La melodia triste della canzone di Sezen Aksu, "Ah, Istanbul", che faceva da suoneria al cellulare quell'estate dopo che ritornai a casa. Emozioni, tantissime, che provai ogni giorno passeggiando per le vie della città. Le lacrime mentre pregavo nella moschea dopo che avevo sentito una notizia triste, di una donna eccezionale che se ne era andata proprio mentre io mi godevo la vacanza.
Istanbul, come dicevo, è divisa tra l'Europa e l'Asia e si trova nella regione di Marmara. Ci sono tante cose da vedere. La bellissima basilica di Santa Sofia (Aya Sofia), con la sua cupola costruita nel 537, che è stata una delle chiese cattoliche più importanti - fino alla caduta di Costantinopoli nel 1453 - quando viene trasformata in Moschea. Nel 1935, padre della Repubblica turca Ataturk la trasforma in museo. Da non perdere anche la Moschea Blu, l'unica in Oriente che ha sei minareti. All'interno è vestita da ventunmila piastrelle blu, ed è amata tra i turisti per la sua vistosità e bellezza. Se uno ama visitare i musei, suggerirei il Museo archeologico della città.
Se siete patiti di acquisti, allora quello che fa per voli è il Gran Bazar di Kapali Çarsi che si trova nella parte vecchia della città. E' un vero labirinto di strade e passaggi, con più di 4000 negozi in cui vi perderete facendo le compere. Gli artigiani turchi sono davvero bravi e ci sono tantissimi souvenir, gioielli, una vasta scelta di regali. Mi ricordo come ero incantata da tutto e comprai un sacco di cose per me e per i miei famigliari. Un luogo magico per amanti di shopping che non potranno resistergli.
La cosa impressionante fu l'incontro con il Bosforo. Lo stretto di Bosforo che è lungo 30 chilometri congiunge il Mar di Marmara con il Mar Nero. Viaggiando in barca potete ammirare la sua bellezza imponente. Mi piaceva soprattutto di notte.
E che dire del cibo..si mangia davvero bene.. un po' troppo piccante per i miei gusti.. ma ho goduto ogni singolo giorno che ero lì. Ma qui ci vorrebbe un post culinario.. chissà, potrei davvero introdurre una rubrica dedicata al cibo. Ci penserò!
Istanbul 2008 |
Buonanotte! Al prossimo viaggio..
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