venerdì 20 aprile 2012

Tutto ritorna - in viaggio della solidarietà

Caro diario,

Tutto torna, dice un mio conoscente argentino, Hugo. Non potrei che essere d'accordo con lui. L'energia si muove ed è capace di abbattere gli ostacoli, a prima vista, insormontabili. A volte non è facile, realizzare quello che si vuole, ma bisogna sempre e comunque provare. Dare tutto di noi, fare un passo, anche se piccolo, verso la vittoria. Un passo mio, uno tuo, uno di un mio conoscente oppure il tuo, o persino di uno sconosciuto. Insieme è più facile raggiungere la meta. Insieme siamo più forti. Se uniamo le mani, i cuori e le menti, può accadere di tutto. Può nascere il miracolo, se ci crediamo.  Importante è tentare, non tirarsi indietro. I risultati prima o poi arriveranno.

Insieme possiamo tutto


Tutta questa energia l'ho sentita negli ultimi giorni di questa settimana che sta passando velocemente. Tutto è cominciato da un semplice messaggio, da una amica carissima in Serbia, che mi stava chiedendo aiuto per trovare un farmaco anti - tumorale cubano di nome vidatox. Non era per lei, ma per una sua collega di lavoro, cui padre stava combattendo la battaglia più importante della sua vita. Non sapevo nulla di quel farmaco ma ero convinta, che presunzione, che sarei riuscita a trovarlo. La cosa importante era aiutare quella famiglia, il resto non contava.

Non siamo mai soli

Si tratta di un farmaco non autorizzato, in parole povere illegale, a base di veleno diluito dello scorpione blu, scoperto a Cuba. Praticamente impossibile da trovare in Italia, nonostante la mia amica avesse quella  informazione, dov'è proibito per legge. Dicono che ha efficacia e molti malati, da tempo, si recano lì per curarsi. Li chiamano viaggi di speranza, che da qualche tempo si sono spostati anche a Tirana, capitale albanese. Alcuni dicono che si tratta di una buffala ai danni di quelli che soffrono. Altri, invece, credono fermamente nel potere benefico che ha questa medicina, tra l'altro omeopatica.


Proteggiamo la vita come un fiore


Io non mi davo per vinta. Ero decisa di combattere per trovare il modo di arrivare a qualunque costo a questo farmaco, pur da aiutare la ragazza serba. Mi sono messa nei suoi panni. Anch'io sono una figlia e avrei fatto di tutto per mio padre. Ho iniziato l'indagine, chiamando tutte le farmacie in principali città. Nessuna risposta soddisfacente. Non è andata meglio con San Marino. Mi sono affidata anche ai social network. Non nascondo la sorpresa e la felicità che ho provato vedendo che la gente in twitter rispondeva al mio appello. Claudio, Stefania, Cristina, Rebecca, Manuela, Laura, Irene e molti altri si erano messi in moto per aiutarmi in una impresa a dir poco impossibile. Un grazie infinito a tutti loro.


Grazie per esserci


La strada della solidarietà, alla fine, mi ha portato a Tirana,  dove vive una amica dei tempi universitari, che mi ha dato una mano. Grazie alle informazioni che mi ha aveva fornito, abbiamo scoperto che la casa farmaceutica che distribuisce vidatox ha da poco una sede anche in Bosnia. E forse, grazie anche ad un intervento dell'ambasciata cubana, questa famiglia riuscirà ad ottenere quel farmaco - la loro speranza.

Non perdere mai speranza


Non so se questo farmaco ha davvero il potere che dicono, né se è una buffala per approfittarsi della gente in difficoltà. Di una cosa però sono certa. La speranza muore l'ultima e finché c'è bisogna provare ogni strada. Bisogna combattere  con qualsiasi mezzo a disposizione, pur se illegale, per salvare le persone che amiamo. E non siamo soli. C'è sempre qualcuno su cui possiamo contare. Tutto ritorna, tutto arriva. L'energia gira. Uniamo le mani. Insieme possiamo muovere anche le barriere irremovibili.

Ti abbraccio, mondo!

1 commento:

  1. Carissima, ho vissuto in prima persona questo tuo percorso accidentato. Una cara amica di mio marito, oggi anche mia amica ovviamente, combatte da molti anni contro il cancro...
    anche lei, come molti altri ha scelto di credere a questo miracolo cubano. Sono partiti per l'Havana e dopo un anno sono andati a Tirana dove ti confermo che il farmaco è a disposizione. Se è o no una bufala ancora non lo sappiamo, la mia amica non è guarita...ma è viva...forse perchè più delle medicine cura l'amore e la speranza! <3 flavia

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