venerdì 25 maggio 2012

La vita - riflettiamo insieme

Caro diario,

E anche adesso, quando appoggio la testa sul cuscino, me pervade lo stesso brivido di quella notte in cui mi sono svegliata gridando e chiamando mia madre. Sono passati pochi giorni, ma il ricordo è ancora fresco, vivo dentro di me. Un attimo di paura, durato una manciata di secondi, che mi ha fatto riflettere sul bene più prezioso che abbiamo - la vita.

Il letto si stava spostando velocemente ballando nel ritmo di una danza che non mi faceva felice, anzi, mi dava il profondo senso di angoscia. "Alzati, tranquilla, è il terremoto.." Disse papà mentre correvo a ripararmi. Quei venti secondi mi sono sembrati un'eternità. Guardai all'orologio, erano le quattro del mattino passate da poco. Dall'edificio di fronte si vedevano le luci ad accendersi. Non si capiva dove fosse l'epicentro, se era vicino a Trento, e in tv nessuna notizia che potesse rassicurarmi. "Torna a dormire." Mi consigliò papà, ma non me la sentivo. La paura che potesse arrivare un'altra scossa non mi abbandonava. Così per far passare il tempo, e ingannare l'inquietudine che si era impossessata  di me, decisi di accendere il portatile e vedere se arrivavano le notizie riguardo al terremoto. Grazie al popolo di twitter scoprii che l'epicentro era nel modinese e che il sisma era di magnitudo 6. Nel frattempo cominciarono ad arrivare le prime notizie ufficiali. Poi, alle 5 un'altra scossa. Accucciata sul letto cercavo di rilassarmi, inutilmente. La mente viaggiava a mille all'ora. All'alba sono finalmente crollata dal sonno.

Tante persone hanno dovuto abbandonare proprie case. E che dire di patrimonio artistico perduto. La vita non è sempre rose e fiori e ci fa a volte brutti scherzi. E' fragile e va salvaguardata. In quei momenti brutti, le scosse che si replicavano anche il giorno dopo, non ho potuto che pensare, rendermi conto quanto siamo fortunati e quanto poco valore diamo alla vita e a quello che ci circonda. Abbiamo un pianeta che trattiamo con poco rispetto, senza pensarci alle conseguenze. Diamo colpa alle profezie Maya, ci perdiamo negli inutili schemi del fine del mondo che FORSE arriverà. Sarebbe l'ora che la smettessimo.

E' passata quasi una settimana e la terra trema ancora. I terremoti, si sa, non si possono prevedere, né fermare, ma si può essere responsabili. Fare in modo che le case siano più sicure, soprattutto quelle vecchie e antiche, di un valore culturale inestimabile. Riflettiamoci insieme. La vita ci sta avvertendo. Sta a noi darle retta o no.




Buona serata. 

2 commenti:

  1. Dev'essere stata un'esperienza davvero paurosa. Ora come stai?

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    1. E' stata proprio una brutta esperienza, che ha riaperto le vecchie ferite, visto che, per una ragione, mi ha fatto ricordare i bombardamenti della Serbia del '99. Sto bene, ora, pian piano sto tornando alla normalità. Poi, per fortuna, le scosse di oggi, non si sono percepite fin qui.

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