lunedì 27 giugno 2011

Serbia campione mondiale di pallanuoto

Caro diario,

La notte è scesa già. Il cielo si è illuminato con mille e mille luci. Fa caldo, da morire. È stata una bella serata in famiglia. Tutti a vedere la finale di pallanuoto tra la Serbia e l'Italia. Entrambi paesi potrei definire come i miei: il primo perché sono nata lì, e il secondo perché ci vivo da quasi undici anni e lo sento come una specie di seconda patria. Quando, però, giocano l'uno contro l'altro, è ovvio che scelgo SEMPRE ed INDUBBIAMENTE la patria con la p maiuscola: Serbia.

Come una vera tifosa, con la grinta al punto giusto, sempre dicevo quello solito "Forza Serbia!", che non può mai mancare durante la partita. Bene, forse ho alzato la voce, però nessuno dei vicini si è lamentato, il che vuol dire che sono stata brava. Bastanza. Non è mancato neanche un po' di nervosismo, e il famoso "mangiare" delle unghie. Però alla fine c'era rimasto solo un gran bel sorriso. Perché? Mi pare ovvia la risposta. Abbiamo vinto noi! Noi chi? Noi Serbi! Siamo campioni del mondo! Che ci vuoi di più dalla vita? Nulla. Basta e avanza per la felicità.




E, come sempre, a sentire il nostro inno, mi sono commossa. Ed è pure scesa una lacrima, di gioia. Che orgogliosa che sono del mio Paese e dei pallavolisti nostri! Grazie, ragazzi!

E adesso, a dormire. Felice. Buona notte!

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