martedì 4 febbraio 2014

Lettura notturna: Quello che dicono i tuoi occhi



Caro diario,

Quest’ora  della notte di solito dedico alla lettura, una delle mie passioni sin dall’infanzia ma ho lasciato apposta da parte il romanzo che leggevo. Erano mesi che mi ero allontanata dall’affascinante mondo dei libri, in cui spesso da piccola mi nascondevo. Ma ogni pausa, anche quella letteraria, prima o poi finisce. Aver riscoperto il mio primo amore, quello che mi ha fatto diventare quella che sono ma soprattutto quello che ha fatto nascere in me la passione per la scrittura, mi ha dato tanta carica in questi ultimi mesi particolarmente difficili. E per questo devo ringraziare un gruppo speciale di amici appassionati dei libri, ma è un’altra storia da raccontare prossimamente. Presto, prometto. Ora, invece, vorrei parlare di un romanzo letto di recente ma che mi ha appassionato tanto da meritare qualche riga scritta prima di scivolare nel mondo dei sogni.

Ci sono libri che ci arrivano per caso, ma poi, parola dopo parola, riescono a prenderci fino a toglierci le preziose ore del sonno e una volta arrivati alla fine ci fanno sorridere l’anima. Qualche settimana fa, sbirciando sul sito della Mondadori – sezione libri in spagnolo – mi sono imbattuta nel titolo “Lo que dicen tus ojos” e ho voluto scoprirne il contenuto. “Quello che dicono i tuoi occhi”, dell’autrice argentina Florencia Bonelli,  mi ha fatto compagnia per giorni e non mi vergogno di ammettere, mi ha completamente conquistato. 

La storia di questo romanzo a tinta rosa ma non solo inizia a Cordoba, nel 1960. La protagonista è una giovane e bella ragazza di origini italiane di nome Francesca De Gecco. Francesca vive insieme alla madre Antonina, di origine siciliana. Nel lontano 1940 la donna, insieme al marito e con la bimba in grembo, scappa dall’Italia e si imbarca sulla nave che li porterà in Argentina. In quel viaggio lunghissimo ha conosciuto Alfredo Visconti, detto Fredo,  padrino della ragazza nonché il direttore del giornale presso il quale Francesca lavora. Antonina presta servizio come cuoca in una famiglia aristocratica locale cui figlio Aldo nutre i sentimenti per Francesca. Tra i due, infatti, nascerà del tenero ma la loro liason sarà troncata sul nascere dalla madre di lui che gli ha già scelto la moglie giusta e soprattutto del suo rango. Francesca è delusa e per curare le ferite decide di lasciare l’Argentina, appoggiata dal padrino Fredo che le trova, grazie alle conoscenze giuste, l’impiego presso il consolato argentino a Ginevra. 

La nuova vita appena inizia a piacere alla ragazza quando, pochi mesi dal suo arrivo a Ginevra, viene misteriosamente trasferita all’ambasciata argentina in Arabia Saudita che proprio in quei giorni viene aperta a Riad. Francesca è arrabbiata, crede che il suo trasloco dipende dalla moglie del console, una donna nota per la sua gelosia, ma si sbaglia. Un’altra persona muove i lacci del suo destino che sta per cambiarle la vita radicalmente.  

È una vita diversa quella che aspetta Francesca sul suolo arabico. È una terra affascinante ma piena di proibizioni. Nonostante non si trovi bene la donna decide, consigliata anche dal padrino Fredo, di prendere quel trasferimento come una possibilità per la crescita professionale. Un giorno il suo capo la invita a un ricevimento dove incontrerà il principe saudita Kamal Al-Suad, migliore amico dell’ambasciatore. Quel incontro darà l’inizio alla nuova epoca di vita per la Francesca, ignara di essere a Riad proprio per volere dell’affascinante principe. Tra i due nascerà una bella ma anche a tratti sofferente storia d’amore, nata nella cornice di una crisi interna araba, giochi di potere e contestazioni di entrambe le famiglie.



È un libro che per qualche giorno mi ha portato in viaggio tra il Sud America, l’Europa e quell’Arabia fiabesca, di costumi e lingua diversi e che, forse per essere del cuore tenero, mi ha conquistato. L’unico rammarico: l’autrice non è stata tradotta in italiano e il libro l’ho letto in lingua originale. Mi è però piaciuto lo stesso, è bello leggere in lingua originale. 

Buonanotte.. alla prossima lettura notturna!

p.s. Sarà la nuova rubrica fissa del blog!

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