Caro diario,
Quest’ora della notte
di solito dedico alla lettura, una delle mie passioni sin dall’infanzia ma ho
lasciato apposta da parte il romanzo che leggevo. Erano mesi che mi ero
allontanata dall’affascinante mondo dei libri, in cui spesso da piccola mi
nascondevo. Ma ogni pausa, anche quella letteraria, prima o poi finisce. Aver riscoperto
il mio primo amore, quello che mi ha fatto diventare quella che sono ma soprattutto
quello che ha fatto nascere in me la passione per la scrittura, mi ha dato
tanta carica in questi ultimi mesi particolarmente difficili. E per questo devo
ringraziare un gruppo speciale di amici appassionati dei libri, ma è un’altra
storia da raccontare prossimamente. Presto, prometto. Ora, invece, vorrei
parlare di un romanzo letto di recente ma che mi ha appassionato tanto da
meritare qualche riga scritta prima di scivolare nel mondo dei sogni.
Ci sono libri che ci arrivano per caso, ma poi, parola dopo
parola, riescono a prenderci fino a toglierci le preziose ore del sonno e una
volta arrivati alla fine ci fanno sorridere l’anima. Qualche settimana fa,
sbirciando sul sito della Mondadori – sezione libri in spagnolo – mi sono
imbattuta nel titolo “Lo que dicen tus ojos” e ho voluto scoprirne il
contenuto. “Quello che dicono i tuoi occhi”, dell’autrice argentina Florencia Bonelli, mi ha fatto compagnia per giorni e non mi vergogno di ammettere, mi ha
completamente conquistato.
La storia di questo romanzo a tinta rosa ma non solo inizia
a Cordoba, nel 1960. La protagonista è una giovane e bella ragazza di origini
italiane di nome Francesca De Gecco. Francesca vive insieme alla madre
Antonina, di origine siciliana. Nel lontano 1940 la donna, insieme al marito e
con la bimba in grembo, scappa dall’Italia e si imbarca sulla nave che li
porterà in Argentina. In quel viaggio lunghissimo ha conosciuto Alfredo
Visconti, detto Fredo, padrino della
ragazza nonché il direttore del giornale presso il quale Francesca lavora.
Antonina presta servizio come cuoca in una famiglia aristocratica locale cui
figlio Aldo nutre i sentimenti per Francesca. Tra i due, infatti, nascerà del
tenero ma la loro liason sarà troncata sul nascere dalla madre di lui che gli
ha già scelto la moglie giusta e soprattutto del suo rango. Francesca è delusa
e per curare le ferite decide di lasciare l’Argentina, appoggiata dal padrino
Fredo che le trova, grazie alle conoscenze giuste, l’impiego presso il
consolato argentino a Ginevra.
La nuova vita appena inizia a piacere alla ragazza quando,
pochi mesi dal suo arrivo a Ginevra, viene misteriosamente trasferita
all’ambasciata argentina in Arabia Saudita che proprio in quei giorni viene
aperta a Riad. Francesca è arrabbiata, crede che il suo trasloco dipende dalla
moglie del console, una donna nota per la sua gelosia, ma si sbaglia. Un’altra
persona muove i lacci del suo destino che sta per cambiarle la vita
radicalmente.
È una vita diversa quella che aspetta Francesca sul suolo
arabico. È una terra affascinante ma piena di proibizioni. Nonostante non si
trovi bene la donna decide, consigliata anche dal padrino Fredo, di prendere
quel trasferimento come una possibilità per la crescita professionale. Un giorno
il suo capo la invita a un ricevimento dove incontrerà il principe saudita
Kamal Al-Suad, migliore amico dell’ambasciatore. Quel incontro darà l’inizio
alla nuova epoca di vita per la Francesca, ignara di essere a Riad proprio per
volere dell’affascinante principe. Tra i due nascerà una bella ma anche a
tratti sofferente storia d’amore, nata nella cornice di una crisi interna
araba, giochi di potere e contestazioni di entrambe le famiglie.
È un libro che per
qualche giorno mi ha portato in viaggio tra il Sud America, l’Europa e
quell’Arabia fiabesca, di costumi e lingua diversi e che, forse per essere del
cuore tenero, mi ha conquistato. L’unico rammarico: l’autrice non è stata
tradotta in italiano e il libro l’ho letto in lingua originale. Mi è però piaciuto lo stesso, è bello leggere in lingua originale.
Buonanotte.. alla prossima lettura notturna!
p.s. Sarà la nuova rubrica fissa del blog!
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