Caro diario,
Abbiamo iniziato questo anno nuovo proprio bene, con un sorriso grande, con la gioia nel cuore e tanto amore verso noi stessi e la gente che ci circonda; con la felicità che ci da un nuovo inizio, una notizia bella, una novità. E per me non c'è la gioia più grande di quella che ci da la nascita di un bimbo, di un angioletto che con le sue manine piccoline ci tocca il cuore e l'anima. Né credo ci sia la felicità più grande per una donna di quella quando vede per la prima volta la sua creatura che ha portato in grembo per ben nove mesi. La gioia enorme che deve aver provato mia mamma vedendomi venire al mondo e che forse, se Dio lo vorrà, io stessa proverò un giorno. Quella emozione indescrivibile che devono aver sentito due donne speciali che nel corso di questi dieci anni della mia vita italiana ho avuto l'immenso piacere di incontrare sulla mia strada. Una italiana, e una ungherese. Una che conobbi a Gorizia, ai tempi dell'università, la cara Giulia cui sorriso credo porterò per sempre nel mio cuore. L'altra ungherese, conosciuta all'epoca dello scambio studentesco, la carissima Delinke, detta Delcsi, che invece di insegnarmi l'ungherese, uno di suoi compiti come coordinatrice, mi fece parlare sempre in italiano. Scherzi a parte, anche se la vita ci ha allontanato, entrambe queste neo-mamme mi sono e saranno per sempre care. Ma non volevo parlarti, caro diario mio, di queste due straordinarie giovani donne. No. Ho qualcos'altro nella mente.
Vorrei augurare una vita lunga e piena di gioie, una vita serena e in buona salute, una vita all'insegna dell'amore e della pace a questi due angioletti. Spero che il mondo che gli lasceremmo in eredità sarà un mondo migliore, senza le guerre inutili, senza l'odio razziale, un mondo dove l'essere bambino avrà un valore. Un mondo in cui i bambini non faranno i grandi prima di doverlo diventare per forza, avendo l'età giusta. Un mondo dove nessuno sfrutterà più i minori. Un mondo dove i valori come la famiglia, l'amicizia, l'amore avranno un significato più forte di quello di adesso, spesso sottovalutato. Un mondo in cui la pace non sarà solo un dono prezioso ma una cosa reale. Un mondo perfetto che forse non esiste però vale la pena cercare di crearlo.
Benvenuti al mondo cari angioletti miei, cara Giorgia e caro Matyi! Che Dio vi protegga e benedica! Tanti auguri alle vostre mamme, ai vostri papà, ai vostri nonni, anche se so di essere un po' in ritardo. Perdonatemi.
Buona notte! Che Dio ci protegga tutti ma soprattutto i bambini, quelli che conosciamo e che non abbiamo mai conosciuto. Anche noi una volta eravamo bambini. Un bambino c'è ancora dentro di noi, il bambino che forse troppo spesso dimentichiamo ma c'è e ci tiene d'occhio.
Nessun commento:
Posta un commento