mercoledì 25 settembre 2013

Dobro se dobrim uvek vraća..fai bene e il bene riceverai..

Dragi dnevniče,

Nije me bilo poslednje nedelje, znam.. viša sila, ili bolje reći ukočeni vrat zbog koga sam bila prinuđena da mirujem. Ovih dana pauze, pažnju mi je privukla jedna strana reklama, a koja me je naterala na razmišljanje, i ne samo mene, ali i rasplakala. Dobro radi i dobrom se nadaj, govorila je moja prababa, i to je ono što me oduvek vodi kroz život. Pogledajte video, možda će i na vas ostaviti isti utisak.

Prijatan dan, ma gde bili!

Caro diario,

Sono stata assente in questi giorni, lo so.. purtroppo, a causa di forza maggiore, o meglio per i forti dolori cervicali, ho dovuto stare a riposo assoluto. In questi giorni di pausa ho scoperto una pubblicità straniera che non solo mi ha fatto riflettere ma anche, e non sono l'unica, piangere. Fai bene e il bene riceverai, diceva la mia bisnonna, ed è la frase che mi ha sempre seguito nella vita. Vi lascio con il video della pubblicità, forse avrà lo stesso effetto su di voi.

Buona giornata, ovunque siate!





mercoledì 11 settembre 2013

Ricordi di quel 11 settembre

Caro diario,

Ognuno ha dei ricordi particolari legati a un evento particolare. Alcuni belli, alcuni brutti, ma certi ricordi, anche se a volte possono sbiadire, ci seguono per tutta la vita.

Era un giorno normale, almeno l'inizio lo prometteva. Un giorno come questo. All'epoca studiavo a Gorizia e vivevo in un convitto studentesco al confine con la Slovenia. Da poco più di un anno risiedevo in Italia, dove mi ero trasferita per studiare all'università locale. I corsi iniziavano ad ottobre ma io, come molti altri studenti, ero rientrata prima per gli esami.

Stavo scendendo le scale per andare in cucina per farmi un tè, lo studio mi aveva fatto venire la fame e voglia dei biscotti e una bibita calda, quando sentii una delle suore gridare. "Emina corri! Corri! C'è la guerra in America!" Mi recai di corsa nel soggiorno, dove c'era la tv, che trasmetteva le immagini a dire poco orribili. Sul divano c'era seduta una ragazza che seguiva con l'attenzione quello che lo speaker diceva. Pian piano la stanza si riempisse di altre persone, allarmate dalle grida della suora. Sui volti di tutte noi c'era lo sgomento. L'incredulità. Guardavo le torri gemelle in fiamme e mi si stringeva il cuore. Dicevamo che c'era stato un attacco teroristico, ma in quel momento sentivo solo il silenzio del dolore per la morte di tutte quelle persone. Avevo vissuto dei bombardamenti della Serbia ma quelle immagini erano molto forti. Non era giusto che la gente morisse cosi, per colpa di quei pazzi, pensai.



Sono passati 12 anni da allora ma non ho mai dimenticato quel giorno. Sono ricordi che nonostante passi il tempo restano parte di noi. Per sempre. Per ricordare. Per non dimenticare. Per sperare che non accadi mai più.

In questi giorni, in cui la crisi siriana ci tiene tutti in apprensione, bisogna più che mai gridare alla pace, con la speranza che la guerra possa fermarsi. La guerra non è mai una risposta giusta. Mai.

Buona serata, mondo!

martedì 10 settembre 2013

La palabra

Querido diario,

La palabra dicha o escrita que sea tiene un poder fuerte. Os puede emocionar, o tal vez simplemente hacer pensar. Reflexionar sobre las cosas que nos rodean, sobre nosotros mismos. Las palabras unidas que forman una expresión, un dicho particular que puede golpearnos hasta el profundo del nuestro corazón. Una historia interesante, o puede ser un libro. Hay siempre palabras, miles, millones de voces unidas que forman la nuestra vida. Las palabras que digamos o que nos dicen. Las palabras del mundo que llegan al nuestro oído caminando por las calles.




¡Quien sabe cuantas palabras nos llegan en una vida! ¿Cuantas de esas palabras recordamos el día, el mes, el año después? Pocas, puede ser ninguna. Tal vez todas. Nos olvidamos de los gritos, de las palabras que nos hacen sufrir. Hay personas que las recuerdan a pesar de todo. Las personas que no son capaces de perdonar. Depende, pero, de la intensidad de la palabra que nos lastima. A veces es posible perdonar, pero no olvidar. Seguir adelante aun nos duele.

Las palabras que recordamos más son las que nos hacen sentir bien, que nos calman. Positivas, felices, vibran en la nuestra alma y nos hacen sonreír todo el tiempo. En un presente en cual las noticias que nos sobran no son tan positivas, leer, escuchar algo bueno, es una necesidad.


Estoy harta de toda esta negatividad que nos llega de día a día. Es el tiempo de paz, calma absoluta. El tiempo de las palabras que nos serenan, animan. Las palabras cómo alegría, esperanza, felicidad. ¿Pido mucho?

¡Buenas noches, mundo! ¡Que sean felices!







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